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Titolo: I LOVE SHOPPING .... MA CON SERENITÀ
Autore: Stefano De Robertis

 

1. E' un atteggiamento normale e secondo gli specialisti fa anche bene. Ma quando il desiderio di fare shopping diventa incontrollabile e si comprano oggetti costosi ed inutili per la sola soddisfazione dell'acquisto, allora non siamo più di fronte ad una debolezza trascurabile, bensì ad una vera e propria patologia mentale. L'identikit è comune a molte donne ma anche uomini, è la categoria dei cosiddetti fashion victims, accumunati da una irrefrenabile passione: lo shopping.

 

a. oltre che una fonte di felicità, uno strumento per costruire una identità sociale accettata e gradita. Da ciò deriva la difficoltà di distinguere tra acquisto normale e patologia dell'acquisto, tanto che la compulsività del comportamento rappresenta spesso il risultato dell'incontro tra una manifestazione del disagio individuale e uno stile di vita alimentato dalla società stessa. Oltre alle cause psicologiche si sono studiate

 

b. i secondi sempre alla ricerca di qualcosa di appariscente per soddisfare il loro bisogno di stare al centro dell'attenzione. Molte volte questa malattia colpisce anche chi ha subito esperienze negative nell'infanzia magari legate a ristrettezze economiche: così la persona adulta deve soddisfare alcuni desideri rimasti insoddisfatti da bambino, rischiando però di tornare nuovamente a una situazione di difficoltà economiche.
Chi è colpito da questa sindrome?

 

c. felicità"; anzi spesso è un disagio individuale complice uno stile di vita imposto da discutibili modelli di riferimento socio-culturali e mediatici, alimentati ed esaltati da una società in cui si fa sempre maggiore spazio l'acquisto del superfluo. Ma oggi si parla anche di post-consumerismo, ovvero di una classe di consumatori che ha raggiunto al saturazione, ormai sazia di corse agli acquisti e appagata di tutti i beni possibili. La ricerca di un modello equilibrato di propensione al consumo è il miglior auspicio per un corretto sviluppo del commercio e della società.
Amiamo lo shopping, ma con serenità……
d. Si parla di predisposizione in quanto i ragazzi non dispongono di soldi propri, ma il problema può sorgere quando raggiungono l'indipendenza economica. Il problema, però, è diventato nel corso del tempo sempre più evidente anche perché incrementato dal diffuso atteggiamento consumistico tipico della società moderna che alimenta falsi bisogni, e che vede nel possesso dell'oggetto,

 

e. anche le basi neuro biologiche della malattia. Secondo alcuni psichiatri, infatti, lo shopping compulsivo altro non sarebbe che una manifestazione del cattivo funzionamento dell'attività della serotonina (che controlla il tono dell'umore e i comportamenti impulsivi) che provoca l'esigenza di soddisfare un bisogno irrefrenabile. L'acquisto determina un'esperienza piacevole simile a quelle di chi fa uso di droghe, ma una volta terminato l'effetto si sta nuovamente male e per recuperare la felicità perduta si deve nuovamente comprare.
Attenzione quindi a non eccedere perchè il possesso di un bene non è il possesso della

 

f. come "mania di comprare o "oniomania".
Secondo gli esperti i più predisposti sono le persone con scarsa autostima di sé, insoddisfatte e che soffrono di solitudine. In questo caso però la soddisfazione degli acquisti è solo momentanea destinata a passare in poco tempo. Sono inclusi anche i narcisisti e gli istrionici. I primi sempre alla ricerca di qualcosa di originale, delle griffe e continuamente a rinnovare il guardaroba;

 

g. Ad essere affette da questa patologia sono soprattutto le donne tra i 35 ed i 45 anni, ben integrate e con un buon livello socio-culturale, che spendono soprattutto in vestiti, gioielli ed estetica. Ma anche gli uomini non sono immuni, spendendo in oggetti costosi, macchine e oggetti hi-tech. Quanto ai ragazzi, negli ultimi tempi si nota una predisposizione allo shopping compulsivo soprattutto riguardo all'acquisto dei cellulari.

 

h. Irrefrenabile al punto da diventare una sorta di malattia, che spinge a comprare abiti, accessori, cosmetici, ma anche scarpe, biancheria o sedute quotidiane dal coiffure, a dispetto di una reale necessità. Perché in ogni negozio o shopping center, in ogni magazzino o offerta web c'è sempre, la grande occasione, l'oggetto irresistibile di cui non può assolutamente fare a meno.
Comprare oggetti sempre più spesso e senza un motivo preciso, sono le caratteristiche principali di questa che ormai viene definita una vera e propria malattia ,definita come sindrome da shopping convulsivo. Questa dipendenza dagli acquisti, viene descritta per la prima volta da Kraepelin nel 1915



 

Cerca nel testo le parole che corrispondono alle seguenti definizioni

a. OggettI ornamentali di metallo e/o pietre preziose

 

b. Fissazione, idea fissa

 

c. Ciò che non è indispensabile

 

d. Girare da un negozio all'altro per fare acquisti

 

e. Compera

 

f. Marchio apposto dallo stilista al proprio prodotto

 

g. Elementi che hanno funzione di completamento

 

h. L'insieme dei capi di abbigliamento intimo