Un esercizio di lettura
Il seguente articolo è tratto da "Il corriere della sera"- un quotidiano italiano - del 6 aprile 2003 Error! Hyperlink reference not valid.
In Italia ci sono purtroppo molte persone che usano il cellulare in modo indiscriminato. Questo articolo parla del comportamento degli italiani sul treno, ma un discorso analogo potrebbe essere fatto per altri luoghi pubblici.
Leggi questo articolo poi scrivi un testo sul paese dove vivi. Avete anche voi un problema simile? Prova a descrivere la situazione generale (se ci sono persone che si lamentano spesso dell'uso dei telefoni cellulari nei luoghi pubblici) e poi a raccontare un episodio curioso che ti è successo che abbia come oggetto l'uso dei cellulari.
Suonerie e voce alte: ammende fino a 23 euro di Mariolina Iossa
Telefonini, multato chi disturba in treno
Trenitalia: «Su richiesta dei viaggiatori, i ferrovieri dovranno intervenire»
ROMA - Basterebbe la buona educazione. E quel senso del pudore che ci farebbe vergognare se, per esempio, il nostro telefonino si mettesse a squillare forte in treno. Se fosse così, avremmo già abbassato la suoneria, e se qualcuno ci chiamasse, risponderemmo subito, spostandoci in un posto più tranquillo, o finiremmo in fretta la conversazione. Ma questo non è il gioco del se, e di fatto sui treni italiani impazza il «trillo selvaggio». Adesso però basta tollerare l’inciviltà. Il messaggio diffuso dagli altoparlanti, di abbassare il volume della suoneria e di moderare il tono della voce resta inascoltato? Arrivano le multe. Bach o la canzone vincitrice di Sanremo squarciano il silenzio proiettandoci dentro l’altrui vita privata?A seconda della gravità del comportamento il personale dovrà far pagare dai 7 ai 23 euro.
Dovrà, non potrà. Insomma, è tenuto a infliggere la punizione pecuniaria. Non si tratta di una nuove legge, ma di estendere all’uso indiscriminato del telefonino la sanzione già prevista per chi non osserva le prescrizioni delle ferrovie quando si mette in viaggio. Per esempio chi disturba o imbratta o si comporta in modo pericoloso e non rispetta il regolamento.
«Il personale della società Trenitalia - ha spiegato il sottosegretario ai Trasporti Paolo Mammola, rispondendo a un’interrogazione parlamentare dell’ex ministro Raffaele Costa di Forza Italia - su richiesta dei viaggiatori disturbati è tenuto a intervenire ed eventualmente ad applicare la sanzione amministrativa». Costa aveva chiesto al ministro dei Trasporti di poter fare subito qualcosa in attesa che anche da noi, come già succede in molti Paesi come Francia, Germania, Svizzera, Gran Bretagna, Giappone e Stati Uniti, sui treni ci siano vagoni «anti-trillo», come quelli per i non fumatori. Chi non sopporta di essere infastidito dai telefonini potrà prenotare un posto in questi scompartimenti e godersi un viaggio silenzioso. La proposta di legge, del deputato Enrico Nan di FI, è stata presentata in Parlamento a gennaio.
Probabilmente non si potrà chiedere di più: un divieto generale, come nei cinema o in aereo non è proponibile sui treni. E se i cortesi inviti a spegnere il telefonino cominciano a essere accolti nei ristoranti, siamo ancora lontani dallo spirito di crociata. Gli italiani non amano il cellulare, ma ne sono dipendenti. E lo considerano ineliminabile, anche come «salvavita». Lo dice anche un’indagine condotta dall’Isimm-Makno. Nei primi sei mesi del 2002, secondo l’Isimm, quasi sei milioni di persone hanno chiamato numeri di emergenza o di pronto intervento mentre quasi quattro milioni hanno chiamato istituzioni per motivi di pubblica emergenza. D’accordo il galateo, ma farne a meno proprio non si può.